I 6 principali indicatori per valutare la sostenibilità economica e finanziaria del tuo progetto di business

Hai messo a punto un eccellente progetto di business e sei pronto per realizzarlo sul mercato. Dietro all’entusiasmo si annida quella insidiosa domanda: “Ho pensato a tutto?”

La partenza è un momento decisivo per l’esito della gara, quindi ripercorriamo insieme gli indicatori chiave per arrivare al traguardo da vincitori.

La matrice SWOT

Il mercato in cui stai entrando è caratterizzato da un certo grado di concentrazione dell’offerta. Indipendentemente da quanto è saturo, è fondamentale che tu conosca chiaramente quali sono i punti di forza della tua proposta e, al contrario, sotto quali aspetti l’offerta dei tuoi concorrenti è migliore della tua.

Inoltre, una nuova impresa incontrerà lungo il tragitto opportunità e rischi che dovrà gestire rapidamente per trasformarli in possibilità di crescita.

Per avere il quadro completo della situazione, è utile la matrice SWOT, un semplice strumento di pianificazione strategica introdotto da Albert Humphrey.

Il modello rappresenta graficamente tutti i fattori interni ed esterni all’organizzazione che vanno considerati per affrontare il mercato in modo consapevole e proattivo.

Il termine SWOT è acronimo delle 4 categorie in cui questi fattori possono essere classificati: Strengths (punti di forza), Weaknesses (punti di debolezza), Opportunities (opportunità’), Threats (minacce).

Punti di forza e punti di debolezza

Quali sono i punti di forza del tuo prodotto, che lo distinguono rispetto alle alternative? Conoscere la risposta a questa domanda ti fornisce gli argomenti da valorizzare agli occhi del consumatore perché percepisca l’unicità della tua offerta rispetto a tutte le altre soluzioni possibili.

Allo stesso modo, sapendo che un competitor già affermato è molto forte su alcuni aspetti, potrai evitare di porti in concorrenza diretta con chi – avendo maggiore potenza comunicativa- finirà per avere la meglio.

Quelli che abbiamo definito “punti di debolezza” del tuo prodotto non vanno intesi come aspetti negativi, ma semplicemente come caratteristiche del prodotto che scegli di non porre in primo piano.

La tua proposta ha un prezzo più alto rispetto alle altre disponibili sul mercato? La tua strategia sarà focalizzata sull’artigianalità, il prestigio dei materiali utilizzati, il design e tutti gli altri punti di forza che contribuiscono a sostenere un pricing elevato.

Questi primi due punti della matrice SWOT non riguardano solo il prodotto, ma tutta l’organizzazione nel suo complesso. La tua impresa può avere elementi di valore come la flessibilità, l’approccio innovativo, la modernità dei sistemi impiegati che sono ugualmente importanti nella definizione del tuo posizionamento strategico.

Fattori esterni: opportunità e minacce

A seguire, vanno presi in considerazione i fattori esterni all’azienda, influenzati dall’ambiente circostante: si tratta di Opportunità e Minacce presenti sul mercato.

Le opportunità riguardano le possibilità disponibili per raggiungere i tuoi obiettivi aziendali, oltre ai possibili sviluppi da intraprendere in una fase successiva per fare crescere il business.

Queste possibilità sono determinate da un contesto sociale, economico o normativo in grado di favorire lo sviluppo dei tuoi affari.

Ad esempio, se produci caschi per motociclisti, l’entrata in vigore della legge sull’utilizzo obbligatorio di tale dispositivo favorirà certamente il tuo giro d’affari.

La stessa congiuntura economica negativa può rappresentare una opportunità se la tua società eroga piccoli prestiti al consumo.
Se la tua è una agenzia di viaggi, potrai introdurre un servizio di pagamento rateale per far fronte alla ridotta disponibilità finanziaria dei clienti.

Insomma, le opportunità ci sono, basta tenere gli occhi aperti e i piedi per terra.

Naturalmente, se il contesto offre una gamma potenzialmente infinita di opportunità, dobbiamo tenere conto anche delle minacce presenti.

Un concorrente aggressivo e con elevata disponibilità finanziaria, una nuova tecnologia che non possiedi, nuovi trend culturali e sociali possono rappresentare un rischio per la crescita del tuo business.

La storia ci offre tanti esempi che lo dimostrano.

Pensa al settore della pellicceria: i cappotti di visione sono stati un indiscusso simbolo di ricchezza per decenni, accessorio aspirazionale desiderato da tutte le donne.

Verso la metà degli anni ’90, la pelliccia si è scontrata con le emergenti istanze animaliste, sostenute in modo plateale da personaggi di spicco del jet set.

Indimenticabile lo scatto del 1996 in cui Marina Ripa di Meana posa nuda per una campagna contro l’utilizzo delle pelli di foca.

Negli anni successivi il mercato delle pellicce ha subito un inevitabile ridimensionamento, proprio dovuto alla mutata sensibilità del pubblico femminile.

Allo stesso modo, l’introduzione della posta elettronica ha rappresentato una battuta d’arresto per le numerose compagnie di servizi postali che erano sorte dall’inefficienza delle poste tradizionali.

Nessun prodotto può sopravvivere restando sempre uguale a sè stesso: lo studio delle minacce ci permette di essere pronti ai cambiamenti che il mercato ci chiederà.

E’ cosi che Amadori ha introdotto da anni la macellazione Halal per le sue carni ed è così che la famiglia del Mulino Bianco ha lasciato il posto ad un laboratorio creativo di prodotti buoni e sani.

Come hai visto, l’analisi SWOT deve tenere conto di numerosi fattori di diversa natura. E’ per questo che si tratta di un lavoro interdisciplinare, che dovrebbe coinvolgere esperti di tutti i settori aziendali per mettere a confronto punti di vista diversi sulla realtà interna ed esterna all’organizzazione.

Quando l’analisi SWOT è completa, offre un quadro chiaro del presente e dei futuri possibili per la tua impresa.

Un progetto sostenibile

Per decidere come muoverti in questo contesto, dovrai tenere conto di un altro importante elemento: la sostenibilità del progetto.

Qui entrano in gioco gli ultimi due fattori strategici, uno economico e uno finanziario.

Il primo prevede naturalmente che tu abbia fatto un conto economico previsionale dell’iniziativa il quale, tenendo conto di tutti i costi fissi e variabili, ha definito il profitto che a fine anno potrai ottenere.
In questo ambito, il calcolo del Break Even Point (BEP) fornisce una visione molto concreta sulla fattibilità economica del progetto di impresa.
Il BEP rappresenta il punto di pareggio del conto economico, indicando l’esatta quantità di vendite che ti consente di coprire tutti i costi e cominciare a guadagnare.

Mettere in pista una nuova attività implica una serie di costi fissi, che non variano al variare della quantità prodotta, come l’affitto o il costo del personale.

Il valore dei costi variabili, invece, cresce all’aumentare delle quantità prodotte o vendute.

Rientrano in questa categoria i costi di approvvigionamento delle materie prime o dei prodotti, i costi di trasporto ecc.

Fino a un certo volume di vendita X i costi fissi e variabili sono superiori ai ricavi. In questa fase, il prodotto è stato introdotto da poco sul mercato e non stai ancora ottenendo un guadagno.

Raggiunta la quantità X di Break Even Point, costi e ricavi si eguagliano: il tuo conto economico ha raggiunto il pareggio!
Superato il volume di vendita X, i ricavi sono superiori ai costi e quindi stai comunicando ad avere un profitto.

Individuando il BEP sarai in grado di stabilire se il tuo progetto è realizzabile: quante unità di prodotto devi vendere per cominciare a guadagnare? Tenuto conto dell’ampiezza del mercato, ti sembra una quantità ragionevole da realizzare?
Per esempio: la tua impresa vende barche di lusso a Montecarlo. Hai calcolato che per coprire i tuoi costi (punto di BEP) dovrai vendere 24 barche all’anno (quantità X), ovvero due barche al mese. Puoi farcela?

Se hai valutato correttamente tutti i fattori esterni (numero di clienti potenziali, concorrenti già presenti e loro punto di forza, possibile nuova tassazione sulle barche di lusso,…) e interni (la tua forza vendita, i punti di forza delle tue barche, gli investimenti pubblicitari disponibili ecc.), hai la risposta a questa domanda.
Se la risposta è sì, il tuo progetto è pronto per salpare!

Fabbisogno finanziario

Prima di levare l’ancora, ricordati di valutare anche gli aspetti finanziari: la fase iniziale del progetto richiede investimenti non trascurabili.

Devi essere certo di avere a disposizione tutte le risorse necessarie, per non trovarti a metà della traversata senza vento a gonfiare le tue vele. Che il capitale sia tuo, dei tuoi soci o di investitori esterni, è importante stabilire in partenza quanti soldi serviranno e quale ritorno garantirà l’investimento.

Il Ritorno di Investimento (ROI Return On Investment) indica ai finanziatori quanto frutterà il capitale investito ed è quindi un altro elemento chiave per valutare la sostenibilità dell’iniziativa.
A questo punto hai tutti gli elementi per valutare la sostenibilitá del tuo progetto: parti con grinta e goditi il viaggio!

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Sara Panceri
Sara Panceri

Quando da bambina mi chiedevano cosa volessi fare da grande, rispondevo: «Quella che scrive le pubblicità». Oggi, dopo oltre 15 anni di lavoro nel commerciale, la comunicazione continua ad ammaliarmi, con tutte le sue sfaccettature: pubblicità, tecniche di vendita, arte del negoziato. Mi occupo di strategie e credo che il successo debba fondarsi sulla sinergia tra marketing e vendite, oltre che su un pensiero creativo fatto tenendo i piedi per terra. Mi piace aiutare chi ha idee innovative a trasformarle in progetti di impresa. Quando non sto facendo nulla di tutto questo, probabilmente sto facendo trekking con mio marito Donato oppure sto coccolando i miei due mici neri, Pandora e Felice.