Secondo voi qual è la più grande differenza che c’è tra uomini e animali? La stessa che c’è tra le persone di successo e chi invece rinuncia. Tra chi realizza e chi perde.
È la capacità di sognare, di desiderare fortemente qualcosa. Questa capacità è esclusiva dell’uomo, non esiste in natura un altro essere capace di desiderare, di avere una visione, così come può fare l’uomo. Nonostante sia l’uomo a detenere questa abilità in pochi la utilizzano e la sfruttano al meglio per essere felici.
Cosa accade quando si riesce a sognare, a desiderare ardentemente qualcosa? Quali risultati diventano possibili? Cosa accade nella vita di chi sogna? Come può fare la differenza nella vostra vita il sogno? Quali sono i presupposti del sogno?
Senza un sogno
Nella mia personale esperienza di coach e formatore ho imparato che la maggior parte dei disagi e delle problematiche denunciate dalle persone si generano per la mancanza di un sogno. Disagi fisici e psichici. Di contro le persone che vivono una vita piena di soddisfazioni e felicità hanno sempre un sogno da costruire. Dico “costruire” perché non si limitano a sognare e immaginare uno stato desiderato ma si impegnano per raggiungerlo creando senso e significato nella propria vita. Anticipo l’obiezione di alcuni che avendo avuto grandi sogni non sono riusciti o si sentono infelici. Più avanti troverete molte risposte.
Sognare è tipico dei bambini, ma non esclusiva attività. Gli adulti sono in parte bambini fortunatamente e in più posseggono e possono sviluppare le abilità e le condizioni per tramutare un sogno in realtà. Non sognare sarebbe un torto verso se stessi e dannoso per la propria vita.
Cosa intendo? Cosa causa la mancanza di un sogno? Bene, sarò più chiaro e più diretto possibile, non mi piace fare troppi giri, smettere di sognare è l’anticamera del suicidio per come la vedo io. Se non c’è un sogno, non c’è un senso e questo manca disperdiamo le nostre energie. Il senso è la fonte dell’energia vitale. Capite?
Ci sono persone che:
- non sono più capaci di sognare;
- sono depotenziate e convinte che non potranno mai raggiungere il proprio sogno per una loro incapacità o per impossibilità derivanti dal contesto;
- vedono il futuro come incubo.
Per me sono queste le cause che determinano la scelta del suicidio, spesso passando prima per disagi fisici e psichici. Non intendo appesantirvi con argomenti così delicati, tuttavia voglio che il lettore sia spinto alla riflessione e si chieda: “Qual è il mio sogno?”. Se non trovate risposta o non l’avete chiara è meglio che continuiate a leggere perché sto per darvi stimoli importanti.
Se i nostri pensieri vengono alimentati da un sogno per cui ne valga la pena, si che può generarsi del benessere, ma se non ci sono sogni o addirittura incubi ecco che si sviluppano i malesseri.
Non credo sia la crisi economica a spingere le persone a scelte sbagliate ed estreme, ma sia colpa di una crisi dei sogni. L’aspetto più importante da sottolineare è che ognuno di voi ha il pieno controllo dell’abilità di sognare. E se non è non si è molto allenati a farlo, ci si può sempre ri-abituare. Perché non esiste bambino che non abbia mai sognato, e se lo ha fatto una volta può rifarlo ancora con la differenza oggi di rendere reale il proprio sogno.
Potreste chiedervi perché persone che vivono una vita da sogno, che tutti vorrebbero avere, fanno a volte scelte estreme e dannose: dipendenza da alcol, droghe, suicidio. Sono convinto che queste persone non stiano vivendo il loro sogno, ma quello di altri, o…è possibile che abbiamo costruito la loro vita attorno ad un loro bisogno. Questi concetti le trovi approfonditi più avanti.
[mini-icon icon=”leaf”] Vi va di sognare il più bel sogno della vostra vita? Quale potrebbe essere?
( Prendi carta a penna e scrivi le domande che incontri al termine dell’articolo prenditi il tempo necessario per rispondere )
Le 5 cause che possono bloccare la capacità di sognare sono:
- Eventi traumatici
- Convinzioni limitanti (non essere adatti – non è possibile)
- Mancanza di strategie (non si sa come realizzarlo)
- Mancanza di abilità e/o le risorse necessarie
- Azioni: sbagliate, poco energiche, discontinue
Se qualche lettore si rispecchia e si sente coinvolto stia sereno perché capita a tutti di ritrovarsi in situazioni depotenzianti di questo tipo. Nonostante ciò alcuni riescono a realizzare con successo i propri sogni, altri si limitano a pensarli, altri invece scelgono di non sognare più.
[mini-icon icon=”leaf”] Tu dove sei? Dove vorresti essere?Accade quando si sogna
Quanto è potente sognare? Volete davvero sapere di cosa sono capaci le persone che sognano e alimentano “l’oggetto” del desiderio?
Felix all’età di 5 anni disegnò, come più o meno tutti noi abbiamo fatto da piccoli, il disegno che vedete subito sotto. Si immaginava volare, con un sole splendente e sotto la sua famiglia che lo ammirava mentre faceva un pick-nick.
Bene, il bimbo di appena 5 anni aveva regione già all’epoca perché circa 40 anni dopo, per l’esattezza all’età di 43 anni, il 14 ottobre 2012 nel New Messico è il primo uomo a rompere la barriera del suono (1.110 km/h) in caduta libera lanciandosi dalla stratosfera, da oltre 39.000 metri dal suolo. Felix Baumgartner è sceso ad una velocità di circa 1.400 km/h coronando il suo sogno. Pazzo? Probabilmente si, ma si trattava del suo sogno ed ha impiegato ogni momento per prepararsi, per lui era diventata una vera ossessione . Dall’età di 16 come paracatutista dell’Aereo Nautica Militare Austriaca, successivamente base jamper saltando dai posti più alti è impensati al mondo e fino a quel giorno Felix si è allenato.
Bene, il bimbo di appena 5 anni aveva regione già all’epoca perché circa 40 anni dopo, per l’esattezza all’età di 43 anni, il 14 ottobre 2012 nel New Messico è il primo uomo a rompere la barriera del suono (1.110 km/h) in caduta libera lanciandosi dalla stratosfera, da oltre 39.000 metri dal suolo. Felix Baumgartner è sceso ad una velocità di circa 1.400 km/h coronando il suo sogno. Pazzo? Probabilmente si, ma si trattava del suo sogno ed ha impiegato ogni momento per prepararsi, per lui era diventata una vera ossessione . Dall’età di 16 come paracatutista dell’Aereo Nautica Militare Austriaca, successivamente base jamper saltando dai posti più alti è impensati al mondo e fino a quel giorno Felix si è allenato.
Sareste disposti a rischiare la vostra stessa vita per realizzare il vostro sogno? A fare tutto il necessario per ottenerlo? Se no, trovatevi un sogno per cui ne valga la pena.
Cosa stai facendo oggi per realizzare il tuo sogno, ammesso che tu ne abbia uno?
Non dico che il vostro sogno debba essere fare il record di uno sport estremo, ma nulla può e deve distrarvi dal vostro sogno e dovete essere disposti a tutto per realizzarlo. Sotto puoi guardare la sua impresa del progetto RedBull Stratos.
Magari è stato un caso penserete? Vi racconto di Tom Daley, lo conoscete? Questa qui sotto è l’immagine da lui postata sulla sua pagina Facebook il 12 agosto 2012. Da una parte il disegno che fece all’età di 9 anni (il sogno) e la foto sul trampolino dei tuffi alle Olimpiadi del 2012 (la realtà). Tanto per essere più chiari, Tom decise la data in cui si sarebbe realizzato il suo sogno e così fu nove anni più tardi all’età di 18 anni.
Arnold Schwarzenegger non solo è diventato cinque volte Mr. Universo e quattro Mr. Olimpia ma anche uno dei più grandi attori dei nostri tempi. Dice Schwarzenegger:
Ci vogliono tanto allenamento e disciplina per realizzare un sogno.
La persona che può creare e realizzare il vostro sogno siete voi. Nessuno può sostituirsi a voi. Nessuno può limitarvi nel raggiungerlo se non voi. Nessuno può sognarlo al vostro posto . Il sogno è intimo e nessuno può soddisfarlo se non voi. La componente più concreta del sogno è l’azione. Il duro e quotidiano lavoro. Così come gli operai mattone dopo mattone con sudore e diligenza alzano una nuova costruzione voi dovete fare per realizzare il vostro sogno. In tutti gli esempi di successo c’è l’azione massiccia e focalizzata verso la realizzazione del sogno. Il sogno è azione, altrimenti è illusione.
Ognuno di noi ha il diritto di vivere una vita piena e felice e per questo deve alimentare il proprio sogno contro tutto e tutti se è il caso. Senza sogno non c’è senso. La felicità non è accontentarsi , è realizzare ciò per cui si è nati e se non conosci il tuo sogno e non credi sia possibile, pensi di non essere la persona adatta per realizzarlo e non fai ogni giorno anche la più piccola azione per realizzarlo certamente non lo raggiungerai mai. Voglio sappiate che è una vostra scelta.
Il rischio di sognare
Sognare è un attivatore di processo che vi spinge verso il risultato nel futuro. Molte persone evitano di proposito il sogno per due buoni motivi:
- sarebbero costretti a fare diversamente da oggi e imparare nuove strategie;
- vivrebbero come un fallimento una vita impegnata in azioni, convinzioni e obiettivi rivelatesi inefficaci oggi. Il primo passo dovrebbe essere accettarlo.
La mia intenzione, il mio obiettivo è che ognuno dei miei clienti che seguo in coaching, dai singoli individui ai gruppi, alle aule, ognuno dei miei lettori o chi s’imbatte per caso in ciò che scrivo è che abbia un sogno da seguire, almeno inizi ad aprirsi alla possibilità di vederlo, poi si sentirlo e di crederci facendo ogni giorno anche una piccola azione che possa avvicinarlo. In potenziale tutti possono realizzare il proprio sogno, in concreto solo alcuni lo fanno , perché bisogna lavorare molto duramente affinché si realizzi e non tutti sono disposti a farlo. Il vostro sogno deve essere talmente attraente da tirarvi, farvi da traino, verso un futuro roseo di possibilità e speranza. Tirarvi via da un presente spesso difficile e pesante da sopportare, che qualcun altro ha deciso per voi. Tirarvi da un passato scomodo e spesso pieno di sofferenze e privazioni. Ecco a cosa serve il sogno, ecco perché chi sogna e lavora per ottenerlo non potrà mai pensare di lasciare la vita. Non tutti raggiungeranno il sogno immaginato, ma se ogni giorno avranno in mente e nel cuore in modo chiaro il loro sogno più attraente e ogni giorno lavoreranno, con passione, impegno per ottenerlo certamente si avvicineranno a tal punto da goderne.
Jim Rohn diceva che chi rimane impigliato nel passato è perché non ha un futuro attraente.
Quando lavori per il tuo sogno accadono cose meravigliose. Il sogno tiene vivi. Chi sogna è naturalmente attraente. Sognare rende la vita meravigliosa. Il sogno dà senso. Il sogno attira ciò che gli è utile per realizzarlo.
Sogna in Grande
Ognuno degli esempi di successo che hanno realizzato il proprio sogno avevano in comune la grande ambizione nel realizzarlo. Sogno e ambizione devono camminare necessariamente insieme. Mentre il sogno include la visione non è detto che includa l’ambizione. Se non c’è ambizione che sogno è? E l’ambizione cosa sarebbe senza un sogno a sorreggerla?
Capite adesso che il sognare è qualcosa di molto più complesso di quell’attività che vi capita durante il sonno, o quando accade per caso ad occhi aperti. Il sogno quello che vi muove verso la vostra realizzazione deve essere fatto rispettando tutti questi criteri.
Non posso non parlarvi di Roberta, amica e collega che grazie al SUO SOGNO a sconfitto il cancro. Lei si chiama Roberta Liguori e mentre fino allo scorso anno ha lottato durante contro un male che non voleva mollarla, si è creata un mega sogno da realizzare ed è diventata Trainer di PNL, lavora presso una delle società più importanti in Italia di formazione e crescita personale, oggi anche assistente di Richard Bandler (Co-Fondatore della PNL) nelle sessioni per la Certificazione Internazionale dei Trainer in PNL per Trainer a Londra, e il 7 ottobre, qualche giorno fa ha conseguito il prestigioso titolo di IronMan ( Nuoto: 3,8 Km – Bici: 180 Km – Corsa: 42,2 Km ) a Barcellona.
Capite quello che è riuscita a fare Roberta mentre combatteva contro il suo cancro? Sapete perché è stato possibile farlo? Come ha potuto accedere al meglio a tutte le sue risorse? Perché Roberta sogna forte! Ma davvero! Ha ricercato il suo personale motivo per cui valga la pena vivere la vita, il suo SOGNO. Aggiungo perché ha anche un marito fantastico che la supporta sempre, ma lei è stata ed è per me un grande esempio prima come persona, e poi come collega. Lei è autrice di un libro che dovete assolutamente leggere Perché io Sogno Forte pubblicato da Mondadori.
Ecco il potere dei sogni. A questo serve sognare; dare un senso. E quando c’è un senso, si vive la vita, si determina, si crea.
Attenzione ai falsi sogni!
Fate molta attenzione. Si tratta di bisogni travestiti da sogni: spesso nemmeno vostri, introiettati dal contesto e dalla società. Desiderare un’auto di lusso non è un sogno è un bisogno. Desiderare un figlio non è un sogno, ma un forte bisogno. Sforzatevi a comprendere la differenza perché è di fondamentale importanza.
Le caratteristiche del sogno
- Il sogno ha un raggio d’azione molto più ampio del bisogno e spesso coinvolge molte altre persone in senso positivo. Il sogno ha una ricaduta positiva per tutto il contesto;
- Il sogno è inclusivo, non si limita ad un singolo aspetto della vita ma si assicura che ci sia armonia in tutti gli ambiti della vita.
- Il sogno è altruista, il bisogno egoista;
Mentre Il sogno è altruista e non esclude il bisogno, il bisogno non si cura del sogno. Il bisogno è campare alla giornata, pagare le bollette a fine mese, il sogno avere una vita migliore che abbia senso. Tuttavia il bisogno non deve avere un’accezione negativa che molti vi attribuiscono, è naturale per ogni essere vivente. Mentre si sogna si devono anche soddisfare bisogni come: mangiare, creare una famiglia, avere un reddito, possedere un’auto, una casa e così via. Il sogno provvede a creare armonia senza squilibri. Il sogno determina una condizione di vita totalmente diversa da quella attuale, a 360°. Avere un figlio lasciando tutto il resto immutato, non dà in alcun modo un senso di realizzazione. Così come avere un lavoro, o sposarsi. Questi possono essere dei pezzi di un puzzle molto più grande chiamato sogno, altrimenti parliamo di meri bisogni che portano una soddisfazione immediata ma non nel lungo periodo. Questo lo sanno bene molte quelle persone che hanno “tutto” ciò che si può desiderare ma non sono pienamente appagati e felici. Il sogno include la propria realizzazione. Il bisogno la propria soddisfazione.
Il sogno si distingue dal bisogno anche perché dopo averlo raggiunto non potreste mai provare la paura di poterlo perdere, perché è quel risultato che appiccica alla pelle del suo creatore. Il bisogno invece genera la sensazione di perdita e di paura. Chi soddisfa un bisogno diventa ossessivamente timoroso, quasi paranoico, all’idea che qualcuno glielo possa rubare. Un sogno nessuno può rubarlo, perché sarebbe il sogno a cercare il creatore. Questo lo abbiamo visto con Steve Jobs che fu fatto fuori dalla sua stessa creatura la Apple, per poi rientrare più forte che mai qualche anno più tardi. Tutti noi sappiamo che la Apple non sarebbe stata tale senza Jobs. Capite a cosa mi riferisco quando dico che nessuno può rubarvi il vostro sogno? Nessuno può sostituirsi a voi. Il bisogno fa appello alla parte atavica, all’autoconservazione, che c’è in ognuno di noi, è cosa ben diversa dal sogno.
Il sogno comprende un coinvolgimento delle belle emozioni, della visione, pianificazione e azione che ci distinguono come dicevo in principio dagli animali. Il sogno è una vostra creazione, non esisteva prima e non interessa a nessuno, nessuno vorrà e potrà mai possedere un vostro sogno nemmeno e soprattutto dopo la sua realizzazione. Chi sogna sa che si ricomincia d’accapo con il prossimo sogno, non c’è pausa. Chi è spinto dal bisogno dopo averlo raggiunto si ferma fin quando non si troverà nuovamente nel bisogno. Conoscete qualcuno così?
Il sogno va sempre alimentato, curato e migliorato soprattutto dopo il suo raggiungimento. Ecco perché molte situazioni aziendali o familiari hanno breve e spiacevole durata, perché non rientrano in un sogno. Il sogno deve essere condiviso perché quella è la sua natura. Il bisogno è per la mera e necessaria soddisfazione personale, per la propria sopravvivenza e non va condiviso perché non può saziare se non se stessi. Bisogna fare molta attenzione con i bisogni perché, oltre al cibo ed altri fondamentali, spesso non sono nemmeno i vostri.
Il sogno e solo vostro e nessuno può mettervelo in testa e nel cuore: determina che tutti i vostri bisogni naturali vadano in sintonia e non in conflitto. Iniziate a vedere il sogno come quel contenitore, quell’ambiente in cui è possibile sentirsi realizzati e felici. Tutto il resto si mette apposto da sé quando il sogno è delineato e sempre presente. Il bisogno è altrettanto importante se c’è l’alternanza con il sogno. Se il bisogno è davvero vostro può essere una buona leva per il raggiungimento del sogno.
Si avete capito bene! Il bisogno, se è davvero vostro, se è allineato al sogno è forse la migliore leva per raggiungere il vostro sogno.
[mini-icon icon=”leaf”] Siete davvero sicuri che sia un sogno?Il processo della felicità
Il ciclo sogno-bisogno è continuo per tutta la vita di ognuno di noi ed è una fortuna che esista, non ci sarebbe la vita stessa. La nostra vita di svolge oscillando tra desiderio e necessità, siamo fatti così. Immaginate una vita senza alcun bisogno, sarebbe piatta; immaginate una vita senza alcun desiderio, che senso avrebbe? Forse è questa stessa oscillazione, questa ciclicità che prende il nome di vita. In effetti è sempre il gioco delle polarità che crea il movimento. La vita esiste solo tra il polo positivo e quello negativo perché generano il movimento , tutto ciò che è statico è morto. Ecco perché insisto sulla necessità di avere un sogno da realizzare. Vi spingo verso il sogno perché di bisogni ne siamo fin troppo pieni!
Il bisogno vi allontana da ciò che volete evitare, il sogno vi attira verso dove volete andare. Sogno e bisogno sono delle benedizioni se le usate con intelligenza.
Sacrifici e fatiche
Quando lavorate per il vostro sogno siete voi a scegliere i sacrifici e la fatica da fare. Ognuno di voi sa che quando si lavora per un proprio obiettivo tutto è più leggero, ci si può sentire stanchi fisicamente ma non nell’animo, si è soddisfatti. Sopportare la vostra situazione attuale vi porta comunque grandi sacrifici e fatiche , vi sfinisce fisicamente e psicologicamente indebolendovi.
Quando si imposta la propria vita su ciò che è giusto o sbagliato, su quelli che sono ritenuti i passi fondamentali che la società ci fornisce senza però che siano integrati nel proprio sogno quasi certamente si incontrerà il fallimento, l’insoddisfazione, la frustrazione. L’aspetto più interessante del fallimento però è l’apprendimento. Si è sempre in tempo per riscoprire il proprio sogno e realizzarlo . Non c’è età per questo, il passato è servito per imparare. Questo non esclude che ci saranno sempre persone disposte ad accontentarsi, a vivere la vita degli altri rinunciando ai propri sogni. È una scelta personale. Bisogna prendersi la responsabilità dei propri sogni.
Chi realizza i propri sogni sviluppa la capacità di visualizzare e imprime nella propria mente le immagini del proprio sogno, lo tiene sempre presente e se ne prende piena respons-abilità.
C’è sempre pronta una buona scusa
So già che alcuni di voi saranno totalmente d’accordo con le mie osservazioni, altri in parte, diversi in disaccordo. “Tu che ne sai della mia situazione?” qualcuno potrebbe dire. Non la conosco è vero. So per certo che ogni qual volta troviamo dei buoni motivi per giustificare la difficile situazione in cui ci troviamo non c’è un sogno da realizzare. Chi ha un sogno da realizzare con tutte le sue forze, lo ha sempre presente come vivida immagine, abbandona ogni tipo di scusa e si prende la responsabilità attivandosi verso la sua realizzazione, senza scuse.
“Ma io devo pensare ad arrivare a fine mese!” tu che parli così non ne avrai di questi problemi. “Ho dei bisogni che non posso rimandare: i miei figli devono mangiare, le bollette da pagare, devo prendermi cura di mia madre che non sta bene…”. Ognuno ha i suoi di problemi e per ognuno rappresentano un grande peso. Non si tratta di me o di te, o di voi o di chi soffre di più o di meno. Non stiamo facendo la gara a chi soffre meglio e di più. Qui stiamo parlando dei vostri sogni e della possibilità di vivere a pieno la vostra vita, una vita felice.
Qualcosa di utile che puoi utilizzare da subito
Ciò che emerge da queste storie come dalla prossima è che il sogno deve essere rappresentato su carta con un disegno, un piano, una mappa, una scritta. Abbiamo la necessità di tradurre in un linguaggio, in simboli, ciò che è astratto per renderlo concreto. Scoprite il vostro sogno, rappresentatelo su carta e appendetelo ovunque. Fate in modo che diventi una vera ossessione, un ricordo costante che vi costringa a pensarci quotidianamente . Tale processo permetterà di attivare le parti del vostro cervello deputate all’attivazione e alla realizzazione. È una questione di allenamento.
Potete aiutarvi ponendovi questa serie di domande:
[mini-icon icon=”leaf”] Se fossi libero di fare ciò che desidero senza alcun limite come vorrei fosse la mia vita? [mini-icon icon=”leaf”] Come e chi sarò dopo aver raggiunto il mio sogno? [mini-icon icon=”leaf”] Se avessi tutte le risorse disponibili quale sarebbe il mio sogno da realizzare?In questa fase non state a preoccuparvi se allo stato attuale non siete nella condizione di raggiungere il vostro sogno, è naturale, se così fosse lo avreste già raggiunto. Siate liberi di sognare come se tutto fosse possibile. Nelle fasi successive, quelle più concrete come la valutazione della situazione attuale, l’estrazione delle risorse presenti e l’elenco delle necessarie, insieme con la strategia più adatta per ottenere il vostro risultato ed entrando in azione il vostro sogno prenderà forma.
Parlo di fasi più concrete ma non esisterebbero se non ci fosse un sogno su cui lavorare. Quindi come amo sempre dire: ”Non c’è nulla di più concreto del sogno”.
Ricorda che…
È un gioco tra sogno e bisogno. Guarda il sogno come duraturo e rappresentativo di tutta la tua esistenza che si affaccia sul futuro; il bisogno invece guardalo solo nel presente per quello che è. Non ti sto dicendo di sminuire un problema, anzi ti sto suggerendo come porvi rimedio nel prossimo futuro e questo può accadere solo se impari a sognare e concretizzare i tuoi sogni. Impara ad ascoltare te e non quello che ti dicono gli altri. Sbaglia ma fallo seguendo i tuoi sogni. Dedica del tempo ai tuoi sogni. Bene, ho capito che hai dei grossi bisogni da soddisfare. Okay. Distribuisci il tuo impegno in parti uguali se riesci, e se non riesci fallo comunque. Metà per realizzare il tuo sogno e metà per soddisfare i bisogni immediati.Non dite di non avere tempo e non avere soldi per farlo perché queste sono solo scuse. Il tempo per fare le cose lo trovi ed anche i soldi (anche al costo di farteli prestare) impegna tutte le tue energie. I tuoi sogni devono stare in cima alla lista. Te l’ho già detto distribuisci le tue risorse tra sogno e bisogno. Magari ci metterai più del tempo desiderato o previsto ma va benissimo così. Comunque sarai in un punto assai più vicino alla realizzazione, avrai una visione molto più chiara di come funzionano le cose e starai al passo con i tempi. Ricordate che seguire i propri sogni vi spinge ad aggiornarvi, a conoscere come funziona il mondo oggi, a diventare degli esperti . Dovete lavorare e impegnarvi molto. Dovete faticare e sacrificarvi.
Un sogno fantastico
- Ne deve valere la pena. Bisogna essere disposti a darsi completamente
- Deve essere ambizioso
- Deve includere una trasformazione a 360° dello status della persona: identità, comportamenti, contesto, convinzioni, valori, scopo. Nel tuo sogno sarai persona diversa, una persona migliora che pensa, desidera e decide in modo nuovo; che vive la vita che ha voluto.
- Deve essere il più bel film della propria vita in onda ogni giorno
- Mettetelo su carta, fate un disegno, un collage di ciò che sarà e allenatevi alla vostra nuova vita
di Giuseppe Petrella (Speaker – Trainer – Coach) Immagine di copertina Kingabrit
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